Le novità del 2018: i bonus per la formazione 4.0
Sono le persone che possono fare vincere le sfide legate alla quarta rivoluzione digitale e la formazione diventa la leva fondamentale per la riqualificazione e lo sviluppo delle competenze strategiche dei propri addetti.
Le imprese italiane avranno quindi bisogno di allineare le competenze in chiave 4.0 dei propri addetti per garantire e incrementare la propria competitività e per rafforzare l’occupazione. Per questo motivo nella legge di Bilancio 2018 (legge n. 205/2017), è stato previsto il bonus formazione 4.0 su tecnologie 4.0.
Nella legge di Bilancio 2018 ha infatti debuttato il credito d’imposta formazione 4.0. L’agevolazione spetta a tutte le imprese che nel 2018 realizzano attività di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale impresa 4.0. L’incentivo, pari al 40%, ha durata temporanea e compete in relazione al costo del personale dipendente per il periodo in cui è occupato nelle attività formative agevolabili.
L’articolo 8 della Legge di Bilancio 2018, ha istituito un nuovo credito d’imposta per le imprese che, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico e dalle dimensioni aziendali, investono in attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, definendone altresì l’applicazione ad ambiti specifici.
Con l’introduzione dell’agevolazione, a cui sono destinati 250 milioni di euro per l’anno 2019, si intende sostenere le imprese che investono nella formazione dei propri dipendenti per cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.
Chi potrà beneficiarne?
Potranno accedere all’incentivo tutte le imprese, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalle dimensioni, dal regime contabile adottato e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Formazione agevolata
Il credito d’imposta può essere fruito dalle imprese per corsi di formazione su tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. In dettaglio le attività formative devono riguardare:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva;
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Ambiti di applicazione
Le attività formative dovranno essere pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali e dovranno riguardare i seguenti ambiti:
- vendita e marketing;
- informatica e tecniche;
- tecnologie di produzione.
Per l’ambito “vendita e marketing” le attività di formazione possono essere relative a: acquisti; commercio al dettaglio; commercio all’ingrosso; gestione del magazzino; servizi ai consumatori; stoccaggio; tecniche di dimostrazione; marketing; ricerca di mercato.
Per il secondo ambito – Informatica e tecniche, le voci ammesse sono: analisi di sistemi informatici; elaborazione elettronica dei dati; formazione degli amministratori di rete; linguaggi di programmazione; progettazione di sistemi informatici; programmazione informatica; sistemi operativi; software per lo sviluppo e la gestione di beni strumentali.
Nel terzo ambito – Tecnologie di produzione si contano 88 voci, tra cui: robotica; sistemi di comunicazione; tecnologie delle telecomunicazioni; tecnologie di elaborazione dati; biotecnologie; agricoltura di precisione; confezione di calzature; produzione di capi di abbigliamento; tecnologie edili ed ingegneristiche (Building Information Modeling).
Il credito d’imposta non può essere fruito per la formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per adeguarsi alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e a ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.
Misure dell’agevolazione
Il credito d’imposta compete nella misura del 40% del costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui è occupato nelle attività formative agevolabili e sarà riconosciuto fino a un importo massimo annuale di 300.000 euro per ciascun beneficiario.
Stando alla disposizione normativa, pertanto, la base di calcolo del credito di imposta è il costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui è occupato nelle attività formative agevolabili e non il costo del corso di formazione.
Certificazione dei costi
Al fine di beneficiare del credito d’imposta, la norma impone che i costi sostenuti siano certificati dal soggetto incaricato della revisione legale o da un professionista iscritto nel registro dei revisori legali.
Tale certificazione dovrà essere allegata al bilancio. Inoltre, il credito di imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale sono stati sostenuti i costi ammissibili.
Linee Guida
Le disposizioni applicative, con particolare riguardo alla documentazione richiesta, all’effettuazione dei controlli e alle cause di decadenza dal beneficio, dovranno essere stabilite con un apposito decreto ministeriale, che dovrà essere adottato entro fine marzo/primi aprile 2018.
Per informazioni: training@tecnoimprese.it
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