Nonostante l’impatto del Covid-19 sull’intero sistema economico nazionale, il 2020 è stato un anno positivo per la mobilità elettrica in Italia, sia per quanto riguarda i veicoli BEV (battery electric vehicles), sia per i PHEV (plug-in hybrid electric vehicles).
Sebbene il mercato delle auto elettriche incida ancora in modo contenuto sull’intero settore automobilistico (circa per lo 0,25%), il trend si conferma in rapida crescita (circa +120% tra il 2018 e il 2020). Di pari passo, cresce anche la rete delle infrastrutture di ricarica.
Infrastrutture di ricarica sul territorio nazionale
Nel dicembre 2020 l’Italia ha raggiunto un totale di 19.324 punti di ricarica in 9.709 infrastrutture pubbliche, per una crescita media, rispetto ai dati rilevati nel febbraio 2020, del 39%. Rispetto al settembre 2019 il balzo è stato ancora più netto, pari all’81% (da 10.647 a 19.234).
Importante evidenziare anche il rapporto tra le installazioni di punti di ricarica in corrente alternata (96%) e quelli in corrente continua (4%), con un aumento di 1 punto percentuale per i secondi.
Punti di ricarica in corrente continua offrono ricarica più rapida, indispensabile per le infrastrutture urbane e autostradali. L’utenza percepisce come disagio la sostanziale assenza di stazioni di ricarica nelle aree di servizio e lungo le arterie autostradali, dove si rende invece necessaria una più capillare diffusione di punti di ricarica ad alta potenza o High Power Chargers – HPC (con potenze di almeno 100 kW) per facilitare viaggi e spostamenti su tratti extraurbani, sia per le famiglie, sia per l’elettrificazione delle flotte.
Nord e Sud, una crescita a due velocità
La distribuzione delle infrastrutture sul territorio nazionale è visibilmente eterogenea ed evidenzia un netto divario tra Nord e Sud del Paese. Il Nord detiene circa il 57% delle infrastrutture (il 17% in Lombardia e il 10,6% in Piemonte), il 23% circa è nel Centro, solo il restante 20% è distribuito tra Sud e Isole.
Il miglior risultato, in termini di crescita relativa del 2020, è della Valle d’Aosta: i punti di ricarica sono triplicati, passando da 109 a 329. Seguono Friuli-Venezia Giulia e Campania, che hanno raddoppiato le unità, passando rispettivamente da 183 a 388 e da 274 a 523.
Il mercato dell’emobility online
I dati di mercato offrono un’analisi dello scenario attuale, ma risultano una risorsa soltanto parzialmente esaustiva per poter interpretare le evoluzioni del settore già in corso e le evoluzioni nell’immediato futuro.
Agli insight relativi al recente passato, è necessario affiancare una fotografia del presente il più possibile dettagliata e approfondita, capace di cogliere quei segnali che si stanno per trasformare in trend e che rivelano opportunità da cogliere.
Analizzare il comportamento degli attori della filiera online permette di:
- conoscere i potenziali clienti
- comprendere cosa stanno cercando
- capire come si stanno muovendo online le aziende del settore
- come sta evolvendo il settore dell’e-mobility.
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