Ecco un insieme di punti che confezionano l’argomento della nostra presentazione e lo rendono comprensibile e accattivante.
Prepararsi con cura maniacale. Non trovare il tempo di prepararsi significa sicura disfatta.
Disse un grande oratore: “un minuto discorso efficace richiede 30 minuti di preparazione accurata”. E ancora: “il problema dei discorsi improvvisati e che sono lunghi da preparare”. Tutto vero!
Chiarire gli obiettivi. qual è l’argomento che devo illustrare? a che scopo? chi e quanti sono i miei interlocutori? che cosa vogliono ascoltare? quali obiettivi desidero ottenere? in che modo trasmetterò il messaggio (luogo,mezzi)?
Schema dell’argomento. progettare lo schema fa un po’ tornare sui banchi di scuola, quando il professore di italiano insisteva sulla costruzione del tema: introduzione, corpo centrale del testo, conclusione.
Questo modello ci accompagna in realtà per tutta la vita lavorativa e non, in modo particolare per preparare una efficace sequenza del vostro discorso.
L’introduzione. Non dimentichiamoci di salutare, magari con una formula meno stantia del “signore e signori buongiorno e benvenuti”. Dire chi siamo e cosa facciamo lì e annunciare il titolo dell’argomento. Dire in anticipo se ci saranno solo lucidi o verranno presentati video o diapositive, se verrà consegnato del materiale o altro. Precisare che per le domande avete riservato del tempo al termine del discorso. Se avete una battuta ironica leggera è il momento di lanciarla per sciogliere l’atmosfera…
Il corpo centrale. Le persone ricordano:
- Il 10% di ciò che leggono
- il 20% di ciò che ascoltano
- il 30% di ciò che vedono
- il 50% di ciò che vedono e ascoltano contemporaneamente.
La grafica sicuramente aiuta a far comprendere un dato o un fatto e gli esempi concorrono a sottolineare un concetto.
La conclusione. È la parte più importante della presentazione. E’ qui che ci giochiamo il ricordo di quanto è stato esposto fino ad ora. Informare che stiamo entrando nella parte conclusiva, concludere quindi con un breve riassunto dei punti principali e ringraziare per essere stati lì attenti ad ascoltare. Sollecitare eventuali domande e lasciare un buon ricordo sotto forma di domanda intrigante, sollecito ad agire, nota ottimistica verso il futuro, impegno vantaggioso o affermazione intelligente.
Parlare in pubblico può essere fonte di grande soddisfazione personale se preparata con cura e offerta con l’entusiasmo la consapevolezza che il nostro sfoggio di competenze e sicurezza non è fine a se stesso, ma ha obiettivi studiati e ben strutturati.
Si fa e non si fa
Questo si fa!
- conoscere le l’interlocutore: tanti o pochi? di chi si tratta?
- preparare accuratamente lo schema della presentazione
- rispettare le fasi: introduzione, corpo centrale, conclusione
- coinvolgere il pubblico con lo sguardo
- mantenere un atteggiamento rilassato e sicuro di sè
- controllare la voce, il tono, il ritmo, la velocità
Questo non si fa!
- comportarsi come un professore che insegna una lezione
- parlare troppo a lungo, divagare e perdere il filo del discorso
- usare parole complesse e frasi infinite, sigle e gergo aziendale
- leggere il discorso
- assumere un atteggiamento rigido e ansioso
- raccontare barzellette